Pessime notizie per il settore turistico nella regione colpita dall’alluvione: le analisi delle acque hanno determinato zone pericolose.
Nonostante le belle speranze degli impianti di balneazione della riviera romagnola arrivano pessime notizie per il settore turistico dell’Emilia-Romagna. L’analisi delle acque di Arpae ha determinato ben 19 punti – su un totale di 98 – in cui non sarà possibile fare il bagno: i parametri non lo permettono. Queste zone, si legge in una nota della Regione, sono stati toccati “più di altri dagli effetti dell’alluvione che ha coinvolto diversi corsi d’acqua con afflusso a mare“. I tratti di mare più colpiti si trovano nel Ferrarese, nel Cesenate e nel Ravennate dove verranno emanati divieti di balneazione dai sindaci delle singole cittadine.
Si attendono nuove valutazioni
I divieti di balneazione sono una mazzata per il settore turistico dell’Emilia-Romagna, ma non sono definitivi: tra qualche giorno le analisi verranno ripetute. Le aree del Ferrarese, Cesenate e Ravennate restano quelle più a rischio di vedere le proprie prenotazioni in albergo cancellate mentre non sono stati rilevati problemi in provincia di Rimini. La nomina del commissario per la ricostruzione, nella regione vittima dell’allerta meteo, potrebbe velocizzare il processo di ritorno alla normalità ma sembra che bisognerà aspettare ancora un po’. Il nome di Stefano Bonaccini rimane il più probabile ma il governo starebbe pensando anche ad una figura tecnica.